Oramai è dal 1984 e dal primo immortale film di Cameron che si sa che per non perdere il conflitto le macchine hanno pensato bene di mandare nel passato un robot inarrestabile per uccidere la madre di John, Sarah (oggi la interpreta Emilia Clarke, famosa per Il trono di spade e la sua conturbante parte della madre dei draghi) in modo che lui non nasca mai e quindi mancando il condottiero non ci sia neppure una rivolta degli umani. Altrettanto si sa che gli umani, venuti a conoscenza del piano, inviano un coraggioso combattente di nome Kyle Reese (Jai Courtney, ricordate il Varro di Spartacus televisivo?) nel passato a fermare il robot Terminator (interpretato oggi come ieri da Arnold Schwarzenegger).
Fin qui qualcuno potrebbe pensare che invece di andare al cinema potrebbe rivedere il DVD del film originale, e invece ovviamente no, perché qualcosa di nuovo si dovevano inventare, e la novità sta proprio che mentre scorre la storyline del primo film si innesta un nuovo accadimento, con il T-800 buono (chiamato papà dalla Sarah del 1984 e quindi più giovane di quella del secondo capitolo) che ferma quello cattivo, poi affronta il T-1000 liquido chiamato a finire quello che il primo non ha chiuso. Le varie linee temporali si confondono tra loro e la soluzione non è nel giorno del giudizio (29 agosto 1997) ma nel 2017 dove si inaugura un nuovo prodotto tecnologico chiamato Genisys (e qui c'è un nuovo Terminator chiamato T-3000).
Questo film è un gran minestrone, tra scene riprese d'omaggio dei vecchi film (la sparatoria alla polizia) personaggi che diventano diversi e ritornano (come il poliziotto del 1984 che sembrava una comparsata e invece non è così), come la Sarah che è preparata ed addestrata al combattimento dal Guardiano Arnold Schwarzenegger e varie domande che ci sorgono nella mente a volte risposte a volte no (ma come fa questo o quello ad essere se è successo questo o quell'altro?), abbiamo in mezzo una sequela di effettoni giganteschi (quello dell'autobus sul ponte è davvero bello) tra spari e botti che sembrano non finire mai e personaggi che cambiano la loro origine si arriva al temuto non finale, dato che una scenetta nascosta ci mostra come i due annunciati seguiti avranno ragione d'essere.
Un capitolo 5 che dimostra la voglia di Arnold di continuare a divertirsi facendo l'attore cercando di variare i suoi personaggi base che l'hanno reso famoso, magari farà qualcosa anche con Commando e John Matrix, ma il film è un giocattolone che prosegue stancamente il trend non entusiasmante dei capitoli 3 & 4, ottimo per il puro divertimento fine a se stesso ma che molto probabilmente i cinquantenni degli anni sessanta che hanno vissuto i film degli ottanta/novanta e gli amanti della serie non ameranno particolarmente.