A DOG'S PURPOSE (QUA LA ZAMPA, 2017) - RECENSIONE

Di film sugli animali, e sui cani in particolare, il cinema nella sua storia ne ha sfornati tantissimi, sia animati (pensate al recente Pets – Vita da animali) che in live action. Ma sono pochi quelli capaci di entrare nel cuore e di far comprendere davvero qual è il legame che unisce l’uomo ai suoi amici pelosi. Uno di questi è A Dog's Purpose (Qua la zampa!), tratto dal caso letterario "Dalla parte di Bailey" di W. Bruce Cameron, è un film che mostra il mondo attraverso gli occhi di un cane che si rincarna più e più volte e che comprende alla fine lo scopo del suo “viaggio” mistico. 
La storia segue infatti le vite di Bailey, un cucciolo di Golden Retriever abbandonato e ferito che viene adottato dal piccolo Ethan. Tra i due si instaura immediatamente un legame fortissimo che perdura negli anni e si sintetizza perfettamente in un gioco che è solo loro. Questo fino al giorno in cui Ethan, una volta cresciuto, parte alla volta del college sia per studiare sia per dimenticare il suo primo grande amore, nato proprio grazie all’aiuto di Bailey. Durante la loro lontananza però il cane muore e si reincarna nel corpo di un pastore tedesco di nome Ellie, e poi di Tino e di Buddy… finché non rincontrerà Ethan ormai adulto rinsaldando così un rapporto che non si era mai perso nel tempo.
Per tutta la durata infatti il film si interroga sul senso della vita (dei cani, da qui il titolo originale A Dog’s Purpose) e sul legame uomo-animale senza mai dare una vera risposta ma aiutando lo spettatore a formulare la propria opinione attraverso piccoli indizi disseminati qua e là lungo tutta la storia. Non è infatti un film che parla di reincarnazione o di religione, quanto piuttosto una favola che usa la magia per mostrare i grandi cambiamenti dell’animo umano.
Convincente il cast, a partire da Bryce Gheisar, giovane volto di Disney Channel, fino ad arrivare a Dennis Quaid, che con Lasse Hallström aveva già lavorato in Qualcosa di cui… sparlare. Anche Bailey ha la sua voce “umana” che ci accompagna per tutto il film spiegando, soprattutto a beneficio dei più piccoli, quello che gli sta accadendo. In originale è quella di Josh Gad, conosciuto soprattutto per aver interpretato il pupazzo di neve Olaf nel film d’animazione Disney Frozen – Il regno di ghiaccio, mentre nella versione italiana siamo stati meno fortunati avendo come voce narrante quella monocorde di Gerry Scotti.
Perdonabili la lentezza iniziale con la quale il racconto si mette in moto e i numerosi finali che, rispetto al libro, nei 100 minuti della trasposizione cinematografica risultano annacquare un po’ il percorso drammaturgico verso l’ultimo compimento che darà senso e scopo alle tante vite di Bailey. Qua la zampa! è una godibilissima commedia per famiglie che tocca le corde delle emozioni di adulti e bambini, specie se possiedono o hanno posseduto un amico speciale a quattro zampe.