Nelly è quindi costretto a ripercorrere il suo passato per trovare quella figlia che quasi non conosce, confrontandosi con se stesso e contando sull’aiuto dei vicini; un mistero da risolvere, quello creato dalla mente di Lennie James, che prende spunto dalla sempre più delicata tematica delle conoscenze online, per presentare un rapporto (quello tra padre e figlio), ben noto al pubblico grazie a innumerevoli film e produzioni a riguardo (per citarne uno, Io vi troverò, 2008 con Liam Neeson).
Quello che si percepisce subito guardando il primo episodio di Save Me, è un senso di familiarità istantaneo, che permette immediatamente al pubblico di coinvolgersi con il protagonista alla ricerca della figlia scomparsa. Con molta semplicità , lo spettatore viene fatto entrare nella vita di Nelly, un’esistenza fatta di qualche amico, tante birre e poche emozioni; grazie alla scrittura creativa (Lennie James ha scritto la storia mano a mano che gli episodi venivano girati, ispirandosi al cast e alle relative interpretazioni, dando prevalenza a un personaggio piuttosto che ad un altro anche a seconda dell’empatia e del coinvolgimento sul set), la storia sembra molto naturale, non viene forzata dall’evento criminale che le da origine, seppur a una prima occhiata questo possa sembrare quasi inverosimile.
La sensazione che si ha, è che la scomparsa di Jody sia solo un pretesto per raccontare tutt'altro: raccontare una Londra moderna, con i suoi grattacieli che si stagliano verso il cielo, che è però la Londra di sempre nel cuore dei quartieri più “British”, la Londra della povera gente che si aiuta, tirando avanti giorno per giorno e ritrovandosi la sera al solito pub, con una birra pronta a riscaldare l’anima.
La sensazione che si ha, è che la scomparsa di Jody sia solo un pretesto per raccontare tutt'altro: raccontare una Londra moderna, con i suoi grattacieli che si stagliano verso il cielo, che è però la Londra di sempre nel cuore dei quartieri più “British”, la Londra della povera gente che si aiuta, tirando avanti giorno per giorno e ritrovandosi la sera al solito pub, con una birra pronta a riscaldare l’anima.
Save Me è scritta molto bene, diretta con mano capace da Nick Murphy che ben sa cogliere e trasmettere l’atmosfera londinese, e interpretata spontaneamente dal cast a partire da un Lennie James irresistibile (l’attore non sopporta la birra ma l’ha bevuta per tutto il tempo delle riprese per amor di copione col suo protagonista Nelly, un po come Clint Eastwood e l’odiato sigaro di Per un pugno di dollari di Sergio Leone, 1964), fino a un sempre bravo e dannatamente inglese Stephen Graham nei panni di Fabio “Melon” Melonzola (che ha collaborato con James sul set dell’intramontabile Snatch – Lo strappo di Guy Ritchie, 2000).
Titolo: Save Me
Genere: thriller, giallo, drammatico
Episodi: 6
Durata episodi: 50 minuti
Trasmissione italiana: Sky Atlantic