LOCKE & KEY - Stagione 3 - RECENSIONE

Chiudono per sempre chiavi e lucchetti di Keyhouse, anche in tv. Una serie che fin dal ciclo inaugurale ha deciso di prendere il materiale cartaceo di partenza, nato dalla penna di Joe Hill e dalle matite di Gabriel Rodriguez, una storia familiare in realtà cruda critica della società americana, e farne una serie teen dagli elementi soprannaturali.
È passato qualche tempo dal finale della seconda stagione, che aveva cercato di dare un aspetto più cupo, maturo e dark alla storia raccontata. In questo terzo ed ultimo ciclo di episodi torniamo invece alle atmosfere più magiche e fantastiche della stagione inaugurale, anche se i protagonisti sono inevitabilmente cresciuti dopo quanto accaduto con Dodge e Gabe anche a livello emotivo e psicologico: la madre Nina ha trovato un nuovo e migliorato rapporto coi propri figli, ora che la magia di Keyhouse non è per lei più un segreto. Con la donna sono rimasti i figli Kinseye Bode, a cui manca terribilmente il fratello maggiore Tyler, che si trova da qualche parte in Montana a costruire abitazioni e condurre una vita solitaria, lontano dai drammi e dagli incubi di Matheson, senza memoria della magia per propria scelta. Torna in Massachussets anche Ellie col figlio Rufus per tentare di ricominciare nel posto che ha sempre sentito "casa". Un interessante incipit di stagione che mostra quindi due nuclei familiari opposti: Nina che ha voluto sapere e ricordare per poter essere più vicina ai propri figli, Ellie che decide di tornare sul luogo del delitto per ricominciare e Ty che ha preferito dimenticare e non avere più niente a che fare con l'eredità dei Locke.
Ma questo è qualcosa che non si può scegliere, come ben sappiamo, e quindi sarà proprio un Locke a riportare Tyler all'ovile e a scatenare una serie di circostanze per decidere una volta per tutte che cosa fare con quanto lasciato loro da Rendell, non solamente un lutto difficile da affrontare e superare, ma soprattutto le chiavi magiche. Stiamo parlando del matrimonio di Duncan, che riunirà molte persone sotto il tetto di Keyhouse, anche "indesiderate" come i Gideon, la famiglia che cerca da secoli la Porta dell'Aldilà non sapendo bene cosa fosse e che è stata aperta dai Locke attraverso il ferro sussurrante. "Il Male chiama Male" come ricorderanno i personaggi nel corso della stagione, e quindi è facilmente intuibile il rocambolesco precipizio a cui andranno incontro i personaggi. Anche qui però è speculare e complementare l'approccio della stessa famiglia in epoche diverse: l'antenato Frederick Gideon, capitano della flotta britannica durante la Rivoluzione Americana, arrivato come eco a Keyhouse insieme ai suoi soldati attraverso il pozzo, per impossessarsi delle chiavi e aprire una volta per tutte l'Aldilà. Il suo discendente Josh voleva invece solo studiarla ma non metterebbe mai in pericolo la propria famiglia o quella di Nina, a cui si sta avvicinando sempre più, ma a timidi passi per non invadere il suo lutto. Tra varie peripezie, nuove e vecchie chiavi (anche inedite rispetto al fumetto, come già capitato nello show) e qualche tuffo nel passato, la famiglia Locke cercherà di venire a patti con i propri demoni emotivi e psicologici oltre a quelli fisici e soprannaturali.
La terza ed ultima stagione di Locke & Key si concentra proprio sull'aspetto avventuroso della storia raccontata e sull'elaborazione del lutto della famiglia, che arriverà a "compimento" (anche se non è può essere mai davvero tale) permettendo ai vari membri di trovare un proprio equilibrio e posto nel mondo, decidendo che cosa fare di Keyhouse, delle chiavi e dell'eredità dei Locke per i posteri. Torneranno infatti fantasmi (letterali) dal passato dei Locke come Sam, il responsabile della morte di Rendell; verrà ancora una volta ribadita la storia secolare di Keyhouse e degli antenati dei Locke, insieme al gruppo di amici di teatro negli anni '90 di Rendell e Ellie, e ciò che ha combinato la loro combriccola col ferro sussurrante. Un ritorno alle origini che strizza l'occhio al fumetto originario ma oramai ne prende una strada diversa e autonoma. È evidente comunque come da un lato il racconto non avesse più niente da dire sullo schermo e quindi sia stato meglio chiuderla con la "regola delle tre stagioni" ma allo stesso tempo il racconto sia stato mozzato sul nascere, quando tutto il passato dei Locke e il loro presente fatto di traumi irrisolti avesse ancora molto da dire, se si fosse preso maggiormente spunto dalla controparte cartacea.


Titolo: Locke & Key
Genere: fantasy, drammatico, orrore
Episodi: 8
Durata episodi: 34-57 minuti
Trasmissione italiana: Netflix