IL MAMMONE (2022) - RECENSIONE

Il mammone racconta la storia dei coniugi Bonelli (Diego Abatantuono e Angela Finocchiaro) e della loro continua lotta per far sì che il figlio trentacinquenne Aldo (Andrea Pisani) vada finalmente a vivere da solo.
Sebbene Aldo abbia un brillante lavoro come professore universitario nella cattedra di lingue orientali a Milano, e quindi goda di una completa indipendenza economica, non ha alcun desiderio di essere completamente autonomo.
Fin troppo serioso e dall’atteggiamento spesso saccente, il personaggio interpretato da Andrea Pisani risulta essere un individuo dotato di una scarsa socialità e scevro di un carattere brillante.
La mamma Anna e il padre Piero non ne possono proprio più di avere quest’uomo in mezzo alla loro intimità coniugale, e da tempo non nascondono la loro sofferenza esternando atteggiamenti piuttosto esplicativi, soprattutto pensando ai comportamenti di Piero.
Quest’ultimo spesso da sfogo alle sue frustrazioni e rivolge al figlio epiteti non proprio gentili. Anna, anch’essa esacerbata dagli atteggiamenti del figlio, che a volte ricalcano quelli di un bambino di otto anni, non riesce a maltrattare Aldo perché frenata dal suo eterno senso materno, ma scarica il suo disappunto sfogandosi con il marito.
Ne viene fuori un quadretto comico inusuale, in cui è facile desumere come Aldo sia stato vittima di una educazione fin troppo protettiva, accentuata dal fatto di essere figlio unico e quindi destinatario di tutte le attenzioni genitoriali.
Diretto da Giovanni Bognetti e basato sulla storia originale e sul film Tanguy di Etienne Chatiliez, la prima metà de Il mammone si presenta come un film comico che riesce a far divertire, perché intelligentemente sfrutta le doti comiche del duo Abatantuono/Finocchiaro, che offrono al pubblico freddure riuscite.
Osservare come Diego Abatantuono sbotti indirizzando al figlio innocue parolacce fa scaturire una spontanea e potente risata, soprattutto se a vedere il film è un genitore, che conosce fin troppo bene le dinamiche famigliari che Il mammone propone.
Angela Finocchiaro è bravissima a fare la parte della madre che ostenta uno scricchiolante savoir-faire quando si rivolge all’odioso figlio e il suo personaggio dal carattere pacato è perfettamente integrato con quello più furibondo presentato da Diego Abatantuono.
Anche Andrea Pisani ostenta una recitazione convincente, mostrando un atteggiamento spocchioso da uomo che si relaziona come un infante con i suoi genitori, da cui pretende ancora che gli preparino la colazione oppure che prontamente lo consolino con una “tisanina” quando non riesce a prendere sonno.
Il trio familiare, insomma, è presentato bene e gode di un buon feeling sulla scena.
Sebbene Il mammone presenti una messa in scena che di certo non predilige il tono di una commedia brillante, le sopracitate doti comiche di Abatantuono e della Finocchiaro riescono a rendere la visione spassosa e piacevole.
La seconda parte del film Il mammone introduce nuovi personaggi, come il nipote pugliese di Anna (Anis Gharbi) e Michela Giraud, una ragazza romana che lavora con Piero.
L’introduzione di queste nuove figure, che dovrebbero dare nuova linfa al racconto e renderlo più vario, purtroppo affossano in parte l’atmosfera ilare che si era creata osservando il modus vivendi della famiglia Bonelli.
Il parente di Anna è fin troppo eccessivo nel suo atteggiamento estremamente vivace e sconsiderato, rendendolo una macchietta malriuscita che stride fin troppo con la rappresentazione comica e tutto sommato realistica dei personaggi.
Fortunatamente il tempo concesso alle maleducate gesta del parente venuto dalla Puglia è limitato, affinché il pubblico non venga annoiato troppo da questa figura così sopra le righe.
Discorso inverso per Michela Giraud, che invece sfoggia fin troppe poche battute e appare dimessa nella sua recitazione.
Un peccato perché la Giraud, con le sue doti comiche e il suo accento romano, poteva donare quel tocco di humour sagace e fuori dagli schemi che avrebbe sicuramente donato quella verve in più alla sceneggiatura.
Una verve che era obbligatoria oltretutto per mostrare in modo più convincente la crescita del personaggio di Aldo, che appare nella sua recitazione, in fin dei conti, sempre uguale a sé stesso, anche quando gli eventi suggeriscono invece il contrario.


Titolo: Il Mammone
Anno: 2022
Distribuzione: Warner Bros
Durata: 90minuti