IL TRONO DI SPADE - Stagione 4 - RECENSIONE

Due riuscitissime intuizioni.
La prima ha nome e cognome, Oberyn Martell. Nei romanzi il personaggio aveva un ruolo piuttosto risicato e si ritagliava i suoi quindici minuti di gloria solo nello scontro son Ser Gregor Clegane. Nella serie televisiva gli sceneggiatori hanno sfruttato il maggior tempo disponibile per creare un personaggio complesso e sagace. Visto il ruolo che avranno i Martell nel proseguo della storia, questo è stato un modo eccellente di introdurre la nobile casata della Vipere.
La seconda intuizione è un'attenta riscrittura della storia. Gli eventi salienti vengono rispettati ma il come ci si arriva è a descrizione degli sceneggiatori; ad esempio l'incontro tra Sandor Clegane e Brienne di Tarth.
Con questa quarta stagione, in sostanza, si chiude il cerchio raggiungendo la conclusione del terzo romanzo americano con l'aggiunta di alcuni eventi che invece attingono dal quarto e quinto.
La fuga di Varys insieme a Tyrion sul finale di stagione apre prospettive in questo senso: chi ha letto i romanzi sa il ruolo che l'eunuco ha nelle ultime pagine. Com'è compatibile questo con quello accaduto?.
Il "Trono di Spade", eccellente riproposizione televisa di uno dei romanzi fantasy, più seguiti e venduti negli ultimi dieci anni, basti pensare al fatto che il serial è il più "piratato" al mondo.

Titolo: Il Trono di Spade
Genere: avventura, fantastico, drammatico
Episodi: 10
Durata episodi: 50 - 65 minuti
Sito ufficiale: http://www.hbo.com/game-of-thrones/index.html#/
Trasmissione italiana: Sky Atlantic