L'ERA GLACIALE 2: IL DISGELO (2006) - RECENSIONE

L'animazione digitale ha portato un fenomeno che in quella tradizionale era assente: i sequel.
L'avventura questa volta è tutta animale, ma attuale per l'uomo: i ghiacciai si stanno sciogliendo e il riscaldamento globale avanza. Scrat, lo scoiattolo, sempre a correre dietro alla sua ghianda, è posto ancora in apertura della pellicola ad introdurre la catastrofe.
La comunità animale che vive nella valle protetta da un'alta diga di ghiaccio non sa che presto gli argini cederanno e che si ritroveranno tutti inondati: saliti in cima i tre amici, Manny, Diego e Sid vedono con i loro occhi la distesa d'acqua pronta a colpire e tentano di avvertirli. Devono organizzare una migrazione di massa per raggiungere una barca di salvezza, dall'altra parte della valle.
Ormai i personaggi li conosciamo, da approfondire la paura dell'acqua di Diego e le ansie riproduttive di Mammy, ultimo mammuth rimasto, triste perché per lui una famiglia non potrà mai esserci. Eppure un altro mammuth c'è, si chiama Ellie, cresciuta con due opossum, che considera suoi fratelli ma soprattutto suoi simili. Durante il viaggio si incontreranno e dovranno convivere con i loro pregi e difetti. L'avventura è godibilissima e la dimensione catastrofica ed ambientalista è il motivo che segna L'Era Glaciale 2. Scrat durante il film, torna e ritorna con i suoi sketch di inframezzo, ed è sempre una goduria.