DRACULA UNTOLD (2014) - RECENSIONE

Incredibile che dopo quintali di variazioni sul tema di Dracula, creato da Bram Stoker nel 1987, ci sia ancora qualcosa da raccontare. Siete stupiti? Ebbene la risposta è si, c'è ancora qualcosa da dire. Il film dello sconosciuto Gary Shore con protagonista il Luke Evans (specializzato in film in costume e mitologici) ci racconta un punto di vista molto particolare delle origini di Dracula, partendo dal veramente esistito nel 1400 Vlad III di Valacchia, detto l'impalatore, romanzandone completamente la vita facendolo diventare una sorta di vampiro supereroe dal potere multi-pipistrello.
Il romeno, Vlad con la sua saggezza e bontà ha potuto concedere a lungo sicurezza, pace e serenità al suo popolo, lasciando fuori dai confini senza guerre il potentissimo esercito turco, grazie a oculate trattative e concessioni. Ma ora il re dei turchi esagera, chiede che mille ragazzi romeni entrino nell'esercito turco, tra questi anche l'amato figlio di Vlad e della bella Mirena. Va bene tutto ma ad ogni cosa c'è un limite, per evitare una tale cosa il saggio re si reca con degli uomini fidati in una grotta piena di pipistrelli; l'antro è abitato da una sorta di demone stregone che offre un patto, farà diventare Vlad una creatura potentissima che può distruggere un esercito, ma solo per tre giorni. In questo periodo attenzione alle postille, se Vlad beve sangue umano per placare la terribile sete che gli verrà, rimarrà per sempre una creatura maledetta, immortale ma che brucia al sole e allergica all'argento, se resiste tornerà umano dalla sua famiglia.
Ovvio che la soluzione la sapete, altrimenti Dracula non esisterebbe nei secoli a venire, ma non è questo il punto e il fatto che vi potrebbe indurre a vedere il film, quello che conta è come è stato sviluppato il discorso, e la cosa è fatta in maniera valida, onestamente in maniera inaspettata. Se la trama è decadente e filiforme dopo lo spunto intrigante e gli attori protagonisti non proprio dei mostri di recitazione, i costumi sono ottimi, le armature ben fatte e il lato sentimentale (in effetti si privilegia più l'uomo, il padre e il marito che il vampiro nel racconto) non è mieloso nonostante si potesse cadere nella trappola.
Molto bella la battaglia a monete d'argento, uno dei momenti più surreali del film quando arriva lo scontato faccia a faccia con il cattivone, poi il computer lavora alla grande quando forma paesaggi e crea la tormenta di pipistrelli.
Un film che da più di quello che si potesse sperare almeno nella prima parte, poi tutto è solo un rutilante carrozzone che senza pretese vi potrebbe soddisfare tra spade e canini, cosa che sapevate da cartellone e non da recensione.