A WALK AMONG TOMBSTONES - LA PREDA PERFETTA (2014) - RECENSIONE

Liam Neeson torna nelle sale come protagonista in questa trasposizione del romanzo di Lawrence Block, “La preda perfetta - A Walk Among the Tombstones”. La regia di questo adattamento è firmata da Scott Frank, che dopo i successi da sceneggiatore per “Io e Marley” (2008) e “Wolverine - L’Immortale” (2013) realizza il suo secondo lungometraggio.
Il thriller è avvincente, anche se la trama forse un po’ povera specie nella caratterizzazione di alcuni personaggi. 
L’attore irlandese sfoggia come sempre un’ottima interpretazione come agente in pensione che indaga per conto di coloro che per qualche motivo non possono rivolgersi alla polizia.
 Matt Scudder è chiamato a risolvere il caso legato alla barbara uccisione della moglie di Kenny, interpretato molto bene da Dan Stevens, da parte di una coppia di pazzi sequestratori. Gli sviluppi portano a novità inaspettate, che spingeranno l’ex agente CIA a continuare le indagini. Matt ha abbandonato la divisa, ma non il desiderio di giustizia che lo pervade. Ben presto capirà che i killer della donna sono degli psicopatici assassini seriali e si scatenerà una corsa contro il tempo.
Il protagonista sembra tormentato interiormente durante l’intero svolgimento della storia, specie per quanto riguarda il demone dell’alcolismo. La viscerale irruenza del detective, spaventato davanti all’ipotesi di compiere delle scelte sbagliatelo caratterizza.

La location di New York ha esaltato il direttore della fotografia Mihai Malaimare Jr., già acclamato per il suo lavoro in “The Master”. Il freddo e gelido inverno della Grande Mela valorizza l’opera abbinando alle strade di Brooklyn il tetro e suggestivo cimitero di Green-Wood, già teatro della spettacolare fuga ne “I Guardiani della Notte”.
 La scenografia è arricchita da scene cromatiche tendenti all’oscurità, così come la personalità del protagonista. Colpi di scena, sparatorie e scene che rasentano il genere horror regalano allo spettatore un buon thriller. Ottima anche la prova del giovane Brian Bradley, volto di TJ e valore aggiunto per risolvere l’intrigato caso, a dimostrazione che spesso sono proprio i personaggi più impronosticabili a segnare la svolta negli intrecci narrativi. La risoluzione dell’enigma non sarà soltanto un modo per fare ammenda del proprio passato, ma soprattutto un’occasione per dimostrare di essere in grado di risorgere per Matt Scudder.
Preparatevi ad indagare tra le tombe in quest’opera che, forse, si prolunga per troppo tempo permettendo di comprendere con relativo anticipo l’epilogo della vicenda, ma che non potrà non interessare gli amanti dell’agente Bryan Mills.