SUPERFAST & SUPERFURIOUS (2015) - RECENSIONE

In SuperFast & SuperFurious, il poliziotto sotto copertura Lucas White si unisce a Vin Serento, detto “Torello”, nella gang di piloti clandestini di Los Angeles. Sono veloci e furiosi e hanno in mente di imbrogliare il boss della malavita di Los Angeles, Juan Carlos de la Sol, che nasconde tutto il suo denaro da Taco Bell in centro. Il piano oltraggioso della gang è tanto audace quanto ridicolo e li vedrà trascinarsi dietro l’intero, maledetto ristorante ad una velocità pazzesca.
Jason Friedberg, Aaron Seltzer questi i nomi dei registi e degli sceneggiatori di questa fatica. Ci son voluti due registi e due sceneggiatori per partorire questo film e mandarlo nelle sale velocemente e in concomitanza con l’uscita del ben più atteso e blasonato Fast & Furious 7, in Italia persino un mese prima.
I due artisti hanno già firmato diverse altre parodie e tutte con poco se non nullo riscontro di critica. Tra gli ultimi lavori possiamo ricordare “Mordimi”, “Angry games: la ragazza con l’uccello di fuoco”, “3ciento”, tra i più riusciti, se così si può dire “Epic movie”, “Disaster movie” e come sceneggiatori “Scary Movie”. Tutti film che sono parodia di parodie, non inventano niente ma cercano di avvicinarsi allo stile Zucker-Abrahams-Zucker (ZAZ) ripetendone lo stile e persino le situazioni comiche.
Il risultato però è controproducente o semplicemente, non fa ridere. Almeno non fa ridere chi quelle situazioni alla “Pallottola spuntata” o alla “Aereo più pazzo del mondo” le ha già viste e riviste in un contesto con più fantasia, più sceneggiatura, meno stereotipi e molta più caratterizzazione dei personaggi senza avere sempre le solite figure: il rapper nero, la superfiga, il protagonista “sraffinato”(cit. “La leggenda di Al, John & Jack”) e tanti personaggini del genere.
Un film con poca sostanza, probabilmente uno dei peggiori sfornati dai due registi e che arriva anche fuori tempo massimo avendo avuto ben 15 anni di tempo per produrre una parodia di Fast & Furious, visto e considerato che questa parodia prende di mira soprattutto il primo capitolo della saga. Fuori tempo massimo anche per l’imbarazzante e a tratti disturbante visione di un simil Paul Walker, di cui non mi scandalizzo ma a pochi mesi dalla tragica morte e, a pochi giorni dall’uscita del suo ultimo film sicuramente non mi ha lasciato indifferente.
In conclusione. Film da evitare che, purtroppo, ho dovuto vedere per poterne parlare con cognizione di causa.