VIS A VIS - Stagione 2 - RECENSIONE

La stagione 2 di Vis a Vis si apre con la fuga delle detenute e il disagio che prova Macarena nell'essersi trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato; fuga che però dura poco grazie alla coscienza di Macarena ma che porta comunque gravi conseguenze per la sua fedina penale.
Intanto nel carcere di Cruz Del Sur gli equilibri cambiano con un nuovo caso che tormenta Castillo e anche come conseguenza alla fuga delle detenute che mette in discussione il lavoro della direttrice che si trova costretta a dover prendere delle decisioni diverse e ad imporre più limitazioni e viene aiutata dal Dottor Sàndoval che come ben sappiamo non è mai stato disinteressato nelle sue azioni. Quelle che erano state sempre l’anello debole della catena diventano le sentinelle, coloro che hanno il compito di guardare le altre e di riportare ciò che fanno con in cambio un premio o un privilegio a scelta propria, e sono capitanate dalla guardia più dura: Valbuena, che si farà ricordare in questa stagione. Macarena si ritroverà a dover affrontare l’ennesima cosa che stravolgerà la sua vita, dovuta alla resa dei conti della sua famiglia con l’egiziano e inizierà ad avere un rapporto diverso con Zulema, complice il non avere più nulla da perdere ma entrambe si giocano la carta della nuova indagine alla quale lavora Castillo come mossa apparentemente vincente. 
La seconda stagione di Vis a Vis è un po’ come definire e concludere tutto ciò che era rimasto in sospeso nella prima ma con terribili conseguenze.
Che la fuga delle detenute durasse poco era inevitabile, si può dire che era la prima cosa certa che lo spettatore aspettava di vedere insieme alla consapevolezza di Macarena sul sentimento per Fabio più forte di quello con la Riccia ma sicuramente non si era pronti ad una Macarena che perde quasi tutto. Quello che però entusiasma è il legame che si instaura con Zulema dall’inizio alla fine, non si tratta di amicizia perché dietro tutte le tragedie che sono capitate a Macarena c’è l’egiziano ma le due donne, che sono il perno principale della serie, iniziano a scrutare i punti deboli l’una dell’altra e a guardarsi con rispetto sicuramente per i propri interessi ma non si crea più l’aria di pericolo tra le due come nella prima stagione sebbene in Macarena poi venga fuori spesso la rabbia per il dolore che prova.

In Vis a Vis ci si affeziona per forza anche alle altre detenute ed è inevitabile notare il lato umano, quello più vulnerabile, sulla questione del trapianto di Sole o del vero amore che prova Saray per la Riccia accompagnato dal dolore che prova nel dover accontentare la famiglia in merito al dovere di una gravidanza in seguito al matrimonio combinato.
Ed è proprio la vulnerabilità il motore principale di questa seconda stagione, che spinge addirittura il personaggio più composto della serie, la direttrice, a fare i conti con sé stessa e il suo matrimonio fallito e la voglia di rimettersi in discussione come donna ma sceglie di farlo con la persona sbagliata: Sàndoval che neanche in questa stagione si smentisce.
Il nuovo caso al quale indagano le detenute stesse per i propri interessi però è quello che fa concludere definitivamente la stagione, perché non solo serve a Macarena che si ingelosisce per la presenza di una nuova detenuta alla quale Fabio tiene particolarmente ma che scopre essere in realtà sua collega infiltrata (anche ex ma dettaglio irrilevante data la fermezza di Fabio) ma è fondamentale per Zulema per la tanto desiderata libertà anche se niente va secondo i piani.
Si tratta, nel complesso, di una stagione interessante che auspica sicuramente dei cambiamenti per la terza stagione.


Titolo: Vis A Vis
Genere: drammatico, thriller, commedia nera
Episodi: 13
Durata episodi: 70-80 minuti
Trasmissione italiana: Netflix