THE WILDS - Stagione 2 - RECENSIONE

Numerose ricerche hanno evidenziato l'utilità degli esperimenti sociali per studiare la psicologia umana. Comportamenti, rapporti, scelte e forme di difesa sono profondamente influenzati da una serie di fattori importanti, come l'istinto, l'ambiente in cui un individuo si sviluppa e la necessità di adeguarsi al gruppo. Ci sono molti modi per condurre correttamente uno di questi test, ma anche scelte che possono mettere a repentaglio la loro riuscita. The Wilds, serie teen drama dalle sfumature survival uscita a dicembre del 2020, racconta proprio di un esperimento sociale andato storto, nel quale i confini etici vengono drasticamente oltrepassati, fino a mettere a rischio la vita dei partecipanti.
Creata da Sarah Streicher, The Wilds ha conquistato una buona fetta di pubblico grazie a un esordio ben scritto, capace di mescolare adeguatamente drama e survival. Sebbene quest'ultima componente si sia rivelata quella più difficile da far emergere, lo show è riuscito nel proprio intento di rappresentare con realismo dinamiche di gruppo esasperate da una situazione complessa, il tutto ammantato dal fascino dei segreti e dei colpi di scena. La seconda stagione di The Wilds è tornata su Amazon Prime Video il 6 maggio 2022, con novità già anticipate dal precedente season finale. Le nuove otto puntate manterranno la promessa di una storia sempre più intricata e ricca di sfumature?
Un gruppo di ragazze (Leah, Fatin, Dot, Martha, Rachel, Shelby, Nora e Toni) si iscrive - più o meno volontariamente - a un ritiro tutto al femminile, col quale sperano di sfuggire dai problemi della vita di tutti i giorni e dagli aspetti che la appesantiscono: relazioni complicate, situazioni familiari non felici, dubbi, traumi e insicurezze.
Quello che tuttavia dovrebbe rivelarsi un progetto utile al loro benessere finisce per essere un incubo, quando l'aereo su cui viaggiano perde quota e finisce in mare, nei pressi di un'isola apparentemente abbandonata. In un contesto rischioso e sconosciuto, otto di loro devono imparare a formare un gruppo unito e a collaborare per sopravvivere, ignare che la promessa del ritiro era solo un pretesto per coinvolgerle in un esperimento sociale dai risvolti inquietanti. Pur senza svelare tutti i misteri emersi nel corso degli episodi, lo scorso season finale ha dato agli spettatori qualche risposta, anticipando un'informazione importante: le otto ragazze non sono le uniche naufraghe, ma un'altra isola ha accolto otto ragazzi (Rafael, Henry, Josh, Kirin, Seth, Ivan, Scotty e Bo), coinvolti nello stesso esperimento.
Con queste premesse si apre The Wilds 2, che sembra dover affrontare - ancora prima di iniziare - un grande ostacolo, ossia il rischio di risultare ripetitiva rispetto alla prima stagione. Come potranno i nuovi episodi - incentrati sulla sopravvivenza dei ragazzi - non fallire nell'intento di differenziarsi da ciò che già abbiamo visto nel 2020?. Malgrado i primi episodi sembrino confermare questa debolezza nel proporre allo spettatore una nuova versione degli eventi, si ripropone la buona qualità della scrittura. Sull'isola dei ragazzi si creano dinamiche simili, ma non uguali a quelle delle ragazze, mentre nel gruppo al femminile le situazioni si complicano. The Wilds 2, dunque, mette molta carne al fuoco e la cuoce lentamente, regalando colpi di scena costanti e ben equilibrati, che creano i giusti presupposti per una maratona.
Parte della buona riuscita di The Wilds 2 sta proprio nel mantenere valida questa dinamica, che oscilla in ogni puntata tra i piccoli dettagli che vengono donati al pubblico e i misteri che ancora devono essere svelati. Nonostante il cliffhanger e l'ambiguità restino due elementi centrali del prodotto, non si ha la sensazione di rimanere a bocca asciutta: la serie continua a complicare le cose, ma avanza nello sviluppo della trama, approfondendo alcune tematiche già analizzate, ma senza girarci intorno a vuoto.
Questo sottile equilibrio tra ciò che può essere rivelato e la carica di mistero che si deve mantenere per stuzzicare l'interesse del pubblico non sempre riesce a sfuggire ad alcuni degli stessi problemi incontrati nella prima season. Il focus posto sulla componente drammatica di questo titolo rischia talvolta di togliere un po' di spazio a quella survival, i cui riferimenti creano buoni istanti di tensione che, dunque, meriterebbero di essere ulteriormente approfonditi.
Ce lo ha insegnato Lost nelle sue complesse sei stagioni: le dinamiche psicologiche e di gruppo sono un ottimo soggetto su cui costruire una narrazione, anche se non rendono scontata la buona riuscita di una serie tv. Ne sono un esempio poco virtuoso The I-Land e The A-List, caratterizzata da una scrittura ancora ingenua. Lontana dagli indimenticabili risultati di dello show ABC, ma meritevole di attenzione, è proprio The Wilds che, nonostante una regia non proprio degna di nota, punta su altri fattori per dimostrare la propria qualità.
Al primo posto c'è l'ottima costruzione dei personaggi, solo in apparenza dotati di caratteristiche leggermente stereotipate, ma sempre più complessi e sfaccettati man mano che la trama si articola. Le loro emozioni vengono esplorate attentamente nel corso degli episodi, talvolta rispondendo alle aspettative del pubblico, altre volte rovesciandole, arrivando a toccare anche tematiche molto importanti. Anche se all'approfondimento di ogni personaggio viene dedicato solo un episodio, durante entrambe le stagioni c'è modo di accumulare informazioni su tutti loro.
Questa graduale conoscenza delle figure in gioco non è sempre ben bilanciata: alcune emergono di più, altre meriterebbero un'esplorazione maggiore, ma il risultato complessivo è la creazione di due gruppi credibili, caratterizzati da alleanze e tensioni. Man mano che anche la seconda stagione si svolge, lo spettatore forma una forte opinione sull'esperimento socio-psicologico su cui si basa la sopravvivenza delle protagoniste e dei protagonisti di The Wilds - tendenzialmente schierandosi contro di esso dal punto di vista morale.
Nonostante questo, si assiste con sempre maggiore interesse alle più estreme manifestazioni del progetto che analizza i comportamenti dei gruppi, i loro scontri, le loro dimostrazioni di coraggio, il loro dolore e le loro resistenze, anche (o forse soprattutto) quando le cose sembrano mettersi male sull'isola. In appoggio a questa valida seconda stagione c'è un montaggio ben strutturato - che pone costantemente l'accento su flashback, ricordi, ambiguità e rivelazioni - una recitazione discreta da parte del corposo cast e una buona scelta musicale bilanciano riflessioni intimiste, momenti dinamici e situazioni drammatiche. Non guasta, infine, la scelta del setting: la Nuova Zelanda per la prima season e i paesaggi del Queensland per la seconda.
Come nel 2020, anche questo finale - sempre più vicino alla risoluzione del mistero legato all'isola, ma ancora carico di dubbi su chi davvero sia complice dell'esperimento - lascia volutamente la narrazione in sospeso, in attesa di una terza stagione che, se dovesse essere ufficialmente confermata, dovrebbe mantenere alta la qualità già incontrata nelle prime due e optare per soluzioni sempre più originali.


Titolo: The Wilds
Genere: drammatico, avventura
Episodi: 8
Durata episodi: 42-61 minuti
Trasmissione italiana: Prime Video