YOU - Stagione 4 - RECENSIONE

Ci sono serie televisive caratterizzate da strutture narrative talmente solide ma rigide che, una volta arrivate a compimento, rendono evidente anche la difficoltà a dir vita ad un seguito che riproponga la formula del successo senza però risultare una mera copia di quanto già visto. 
Ci sono però anche serie che riescono a cambiare identità senza necessariamente rinunciare ai propri tratti somatici di fondo. È ciò che è avvenuto con You, la serie distribuita dal 2018 su Netflix e divenuta nel tempo uno dei titoli più popolari della suddetta piattaforma streaming. Giunta ora alla sua quarta stagione, questa si svela ulteriormente rinnovata tanto nell’ambientazione quanto nel suo genere di riferimento.
Protagonista è ancora una volta il brillante e ossessivo Joe Goldberg, il quale ha però assunto ora l’identità di Jonathan Moore. Reduce dal trambusto della precedente stagione, dove ha quasi rischiato di soccombere alla follia della moglie Love, egli si trova ora a Londra, in quella che definisce una “vacanza europea“. Nella città inglese egli cerca di tenersi lontano dalle vecchie abitudini, lavorando come professore di letteratura e conducendo una vita il più tranquilla e solitaria possibile. Ma se non è lui ad andare a caccia di guai, saranno questi ultimi a raggiungerlo Ben presto, infatti, egli si troverà catapultato all’interno di un gruppo di amici ricchi e potenti, tra i quali si nasconde uno spietato assassino, il quale sembra anche a conoscenza del passato di Joe.
Nuova ambientazione, nuove regole. Sembra essere questo il principio alla base della nuova stagione di You, o almeno dei suoi primi cinque episodi già disponibili su Netflix.
Trasferitosi a Londra, Joe/Jonathan deve infatti fare i conti con il genere britannico per eccellenza in ambito narrativo, ovvero il whodunit, codificato e reso celebre dalla scrittrice Agatha Christie, non a caso più volte citata nel corso degli episodi. You 4, come anticipato in apertura, cambia dunque nuovamente identità proprio come la cambia il suo protagonista, passando dal thriller psicologico con elementi splatter ad un giallo da risolvere prima che sia troppo tardi. Un cambiamento che non deve però spaventare i fan della serie: la formula alla base delle precedenti stagioni viene camuffata ma non eliminata.
Se è vero che il protagonista passa dall’essere stalker all’essere vittima di uno stalker, ciò non significa che smetterà di usare il proprio “superpotere”, il saper osservare, a proprio vantaggio per la risoluzione del caso. Il cambiamento di formula e tono è dunque concepito in modo intelligente e non dovrebbe far storcere il naso, perché in fondo, come afferma una delle studentesse di Joe/Jonathan, “i gialli sono divertenti, ti coinvolgono e nascondono una critica sociale dietro il rompicapo”. Questa quarta stagione si rivela infatti una piacevole “svecchiata” nei confronti di una narrazione che in alcuni momenti sembrava prendersi un po’ troppo sul serio. Le nuove avventure di Joe/Jonathan appassionano e intrigano, non mancando anche di offrire una propria critica nei confronti di una certa classe sociale sempre più ricca, viziata ed estranea ai problemi del mondo.

Se dunque è questo il nuovo genere all’interno del quale le vicende di You 4 prendono vita, ciò, come si diceva, non comporta la perdita di alcuni degli elementi che hanno fatto il successo della serie. Il tutto viene raccontato ancora una volta a partire dalla soggettività di Joe/Jonathan, che ci accompagna lungo gli episodi con la sua voce narrante composta da una forte acutezza di pensiero e quel tono seducente che lo ha reso ormai un’icona. Penn Badgley porta con successo alla luce nuove sfumature di questo suo complesso personaggio, il quale regala anche momenti di forte comicità quando, dialogando con sé stesso, si trova a dover tentare di frenare i propri istinti e desideri inconfessabili. Intorno a lui, invece, si muovono una serie di personaggi che, chi caratterizzato meglio chi meno, contribuiscono a tenere vivo il mistero.
In ultimo, You 4 si conferma un vero e proprio piacere da guardare, stimolando la partecipazione dello spettatore attraverso le teorie e le deduzioni del protagonista e spingendolo a fare attenzione ad ogni dettagli o dialogo, in quanto non si può mai sapere quali oggetti o battute si riveleranno indizi fondamentali per la risoluzione del caso. Ancor di più, questa quarta stagione regala colpi di scena ben congeniati e dal forte impatto, che soddisfano l’appetito dello spettatore e rendono difficile il non riprodurre subito l’episodio successivo. Certamente c’è chi potrebbe non gradire la nuova direzione intrapresa dalla serie, ma piuttosto che ripetere quando fatto con le precedenti stagioni, rischiando dunque di sfociare nell’inverosimile, questa risulta un’evoluzione non scontata ma anzi gradita.


Titolo: You
Genere: Thriller, drammatico
Episodi: 10
Durata episodi: 42-58 minuti
Trasmissione italiana: Netflix