THE NIGHT AGENT - Stagione 1 - RECENSIONE

The Night Agent è una spy story che riesce con successo a sviluppare contemporaneamente più linee narrative per poi congiungersi nel finale. 
Peter Sutherland è un agente di basso livello dell’FBI che lavora in una stanza nel seminterrato della Casa Bianca. Peter è stato messo qui per essere tenuto sotto sorveglianza. Dopo aver sventato un attentato terroristico in metropolitana è stato sospettato di essere lui il colpevole. Il suo compito, ormai, è soltanto quello di sbrigare varie scartoffie davanti a un telefono muto. Una notte, però, arriva una misteriosa telefonata che lo proietta in una cospirazione pericolosa e in rapido sviluppo.
Il primo episodio di The Night Agent, mostra Peter in azione. L’agente dell’FBI è in metropolitana, e dopo aver ceduto il suo posto a una madre con la figlia, scorge un uomo posizionare una bomba sotto un sedile.
Peter riesce ad evitare il peggio. Sul posto c’è l’immediato intervento della polizia e Peter viene assistito. Tra la folla riconosce l’attentatore e inizia così uno dei primi inseguimenti di questa complessa e avvincente serie.
Passa un anno, Peter è a casa sua e dalla finestra si scorge la Casa Bianca. È questo luogo, il teatro reale e simbolico, che non si limita a fare da sfondo a The Night Agent.
Alla Casa Bianca, Peter Sutherland è l’ultima ruota del carro. Il suo principale compito è quello di sbrigare un lavoro d’ ufficio mentre aspetta lo squillo del telefono, collegato a una linea speciale. Si tratta della Night Agent, riservata agli agenti speciali in missione che si trovano in difficoltà.
Da tutt’altra parte, invece, si trova Rose Larkin, esperta d’informatica. Rose ha creato una start up alla Silicon Valley, ma si è fidata della persona sbagliata e ha perso tutto. Ora può contare solo su Emma ed Erry, i suoi zii. La donna è ospitata nella loro casa e cerca di trovare i giusti stimoli per riprendersi la vita.
Una notte, si sveglia, perché sente i suoi zii discutere animatamente. Esce dalla sua camera, scende giù in salotto ed Emma, terrorizzata, le punta una pistola. Cosa succede?
Dal seminterrato della Casa Bianca a rispondere alla telefonata è Peter. In questo modo vengono presentati Peter e Rose, i due principali personaggi di The Night Agent.
La morte di Emma ed Erry viene fatta passare come una rapina finita male. Alla Casa Bianca, però, tutti sanno che dietro alla loro morte si nasconde una verità che può mettere in pericolo la sicurezza dell’intero Paese. E soprattutto gli zii di Rose, non lavorano nel mondo della finanza, come crede la nipote, ma sono agenti segreti.
A questa rivelazione, Rose, inizialmente, non sa come reagire e se poche ore prima, con la perdita della sua star up, credeva che fosse crollato il suo modo, ora la situazione appare peggiorata ed è consapevole che la sua vita è in pericolo.
A rendere la situazione ancora più inquietante, si aggiunge il fatto che Rose ha sentito dire dai suoi zii che alla Casa Bianca c’è una talpa e non ci si può fidare di nessuno. Ma Rose per andare avanti e soprattutto per fare luce sul mistero deve fidarsi di qualcuno e la sua scelta ricade sull’ultima ruota del carro: Peter Sutherland.
I loro a cui si riferisce Rose sono i piani alti del governo, l’intero establishment statunitense: dal capo dell’FBI, ai Servizi Segreti, passando per il gabinetto della Presidenza e ovviamente al Presidente degli Stati Uniti, che in The Night Agent è una donna.
Peter, da parte sua invece, nutre un’ingenua fiducia nei confronti dei vertici del governo soprattutto per Diane Farr, al capo del gabinetto della Presidenza. La donna, almeno per la prima parte della serie, sembra essere la principale alleata di Peter e nonostante i continui dubbi di Rose, appare realmente intenzionata a scovare la talpa.

Diane Farr, inoltre, è l’unica a credere in Peter. Ed è stata sempre lei ad offrire a Sutherland il lavoro presso la Casa Bianca, nonostante sia il figlio di un traditore.
Il padre di Peter, morto anni prima in circostanze poco chiare, è stato un doppiogiochista e con la sua attività di spionaggio ha messo in crisi la sicurezza del Paese. Ma Peter non crede a questa versione e considera il suo lavoro all’FBI, come una possibilità di riscattare la reputazione del padre.
È così che la colpa del genitore ricade sul figlio. E per Peter questa colpa è un peso insopportabile. Allontana tutti gli affetti, come la sua ex fidanzata, scappata verso una vita più sicura. Ma attraverso Rose, Peter ha una seconda chance, sia come uomo che come agente dell’FBI.
Tra i due nasce da subito una speciale sintonia, una fiducia incrollabile che provano l’uno nei confronti dell’altra.
Prima, però, bisogna individuare la talpa e la vicenda si infittisce.
Peter e Rose sembrano diventare una sorta di Bonnie e Clyde e riescono a mettere in salvo la pelle in una serie di attentati che di continuo mette in pericolo la loro vita.
Ciò che fa di The Night Agent una serie accattivante è il continuo susseguirsi di colpi di scena e ribaltamenti di fronte. Il protagonista Peter, sembra evolversi poco o nulla nel corso dei dieci episodi, ma tutto ciò che lo circonda muta velocemente. A partire da Rose.
Inizialmente, la vittima inconsapevole è semplicemente una testimone de proteggere, per poi diventare una vera protagonista dell’indagine. Una caratteristica poco verosimile nella realtà, ma che nella finzione della serialità televisiva ha la sua ragione e soprattutto un suo fascino.
La svolta del personaggio avviene già nel secondo episodio, quando Rose torna nella casa degli zii morti. È qui che si sveglia il suo spirito di vendetta e mette al servizio di Peter tutte le sue conoscenze informatiche nel far chiarezza sulla più grande indagine federale dai tempi di J.F. Kennedy.

The Night Agent non è certo la prima spy story di Netflix è non è neanche la prima serie che racconta una storia di spionaggio. L’ultima fatica di Shaw Ray, però, risulta innovativa per come tratta l’assortita materia narrativa. Gli autori rendono particolarmente complessa la vicenda nel far incrociare le tante tracce narrative verso il finale. Ciò, però, permette allo spettatore di partecipare attivamente alla ricostruzione dei fatti.
Inoltre, in vari punti della serie, le vicende rappresentate, sembrano far riferimento a fatti realmente accaduti. Una semplice allusione, nulla di concreto, ma The Night Agent offre spunti, non privi di fondamento, sul ruolo del Governo americano nel mondo e il suo intervento nell’est Europa. E poi non va dimenticata la presenza della Presidente, un personaggio secondario ma che ha la sua valenza.
La Presidente Traves è ciò che unisce il Paese. Una garanzia di sicurezza per una Nazione che ormai non è più la principale potenza mondiale. È un simbolo, un Pontefice laico a cui credere e dar fiducia in un Paese alla deriva. È lei che alla fine trae le conclusioni, premia i buoni e affida a Peter una nuova missione. Sarà al centro di The Night Agent 2?.


Titolo: The Night Agent
Genere: azione, thriller, drammatico
Episodi: 10
Durata episodi: 55 minuti
Trasmissione italiana: Netflix