KINGDOM HOSPITAL - unica stagione - RECENSIONE

Il telefilm - in questo caso horror - è rimasto cosa per gli appassionati del brivido e se qualcuno lo ricorda, rigorosamente trasmessi non in seconda serata, ma bensì in terza intorno alla 1 di notte.
Kingdom Hospital è una serie televisiva americana, creata da Stephen King e liberamente ispirata alla miniserie danese The Kingdom di Von Trier.
La serie ha avuto un grosso clamore, anche per il cameo in cui S.King appare in prima persona (è sua abitudine) nelle vesti di un enigmatico personaggio che vive nei sotterranei del fantomatico edificio.
L'ospedale vede al suo interno uno staff alquanto bizzarro: un brillante chirurgo che vive nel seminterrato, la guardia di sicurezza è al limite della cecità e un'infermiera sviene alla sola vista del sangue. Ma tutto questo non basta. Un giorno, pazienti e dottori, iniziano a sentire per i corridoi la voce di una bambina e un paziente paralizzato si riprende miracolosamente.
Impressionante la sigla del telefilm che racchiude il legame vita-morte (legame che, ritroveremo per tutte le 13 puntate) con immagini forti ed emblematiche.
Qualcuno dice che la serie è stata ispirata da un grave incidente stradale che King subì di persone e che lo ha segnato in modo permanente (in effetti tutto inizia con un famoso scrittore travolto da un veicolo mentre fa footing).



Titolo: Kingdom Hospital
Genere: horror
Episodi: 13
Durata episodi: 40 minuti
Trasmissione Italiana: Italia 1