RESURRECTION - Stagione 1 - RECENSIONE

Morti che tornano in vita, questa è Resurrection, targata ABC - in una cittadina, Arcadia, nel Missouri.
Composta, per adesso, da due stagioni per un totale di 21 episodi(la seconda sta terminando proprio ora negli Stati Uniti, mentre in Italia comincerà il 27 Gennaio).

Cosa succederebbe se qualcuno che hai perso, un amico, una persona cara, ritornasse?. 
Questo è ciò che accade in Resurrection. I cittadini di Arcadia convivono con un segreto non di poco conto: i propri abitanti ritornano dalla morte.
Un ragazzino si risveglia in una risaia cinese e non ha idea di come ci sia arrivato, ma Jacob - il suo nome - sa che che la sua città di origine è Arcadia, nel Missouri, e sa che li ci abitano i suoi genitori.
Un agente dell'immigrazione, Bellamy, in quella che Jacob sostiene essere la sua casa, ma alla porta trova una coppia di anziani, Henry e Lucille, che hanno perso il figlio 30 anni prima.
Il ragazzino li riconosce e afferma che loro sono i suoi genitori; Jacob conosce segreti che nessun'altro sà.
La serie, come accade in questi ultimi anni spesso e volentieri, è tratta dal libro di Motts, ma la trama è un po' - come si dice - già vista e rivista; assomiglia ad una serie francese chiamata "The Returned". Gli autori hanno specificato però, che la serie non segue interamente ciò che c'è scritto all'interno del libro, e che non si tratta di un remake.
Personalmente ho trovato la serie intrigante dal punto di vista psicologico degli stessi personaggi, infatti Resurrection non è un vero e proprio prodotto di fantascienza ma si basa sullo studio del dolore e della perdita, comprendendo domande sulla vita e sul perché siamo qui.



Titolo: Resurrection
Genere: drammatico, fantastico
Episodi: 8 
Durata episodi: 45 minuti
Trasmissione Italiana: Rai 2