JURASSIC PARK (1993) - RECENSIONE

Maestoso; questo è l’aggettivo che mi viene in mente pensando a Jurassic Park del 1993 di Spielgberg, un film che ha saputo incredibilmente interpretare il ruolo di gigante degli anni ’90 basandosi su fondamenta solide e letterarie. Tratto da un romanzo di CrichtonJurassic Park Ã¨ il finale punto di arrivo di tutto un filone classico di film sui giganti del passato, basti pensare agli anni ’30 e ’40 quando il cinema pullulava di film sui dinosauri con goffi e simpatici effetti speciali. Il parco dei “divertimenti” allestito dal genio di Spielberg invece non manca di spettacolarità e clamore scenico, spazzando via la concorrenza con una grandissima interpretazione degli effetti speciali. Il catastrofismo di Crichton viene perfettamente trasposto da Spielberg che riesce ad amalgamare bene l’intenzione e il messaggio finale dello scrittore; la macchina non è uno strumento affidabile e prima o poi si ribella al volere del suo creatore. La felicità, nel giro di poco tempo, si trasforma in una disperata corsa alla sopravvivenza dove l’uomo, nel giro di poche ore si ritrova ad occupare la parte più bassa della catena alimentare.
La storia narra del miliardario sognatore americano John Hammond e della sua “creatura”, il Jurassic Park, un parco a tema dove le creature che popolavano la terra milioni di anni fa si trovavano rinchiuse come all’interno di un grande zoo. La macchina ideata da John sembra funzionare perfettamente e anche il Prof. Grant assieme alle Prof.ssa Sattler e all’istrionico Prof. Malcom assistono estasiati al funzionamento di questo parco, seppur mostrando qualche riserva.
Per via di un sabotagio ad opera del malefico Nedry il parco vedrà tutti questi incredibili animali liberi e ben presto la situazione precipiterà in un’autentica lotta. Starà all’istinto di sopravvivenza dei protagonisti prevalere su quello di caccia dei dinosauri, in particolare dei temibili T-Rex e Velociraptor.
Jurassic Park Ã¨ un’avventura senza tempo, un film che non può mancare nello scaffale di un vero appassionato, una meravigliosa dimostrazione di come storia ed effetti possano convivere generando un meraviglioso mix finale.