Il giallo del titolo, oltre che a riferirsi all'intreccio commedia blandamente investigativo, è il colore del vestito che porta una esplosiva Elisabeth Banks, attrice capace di reggere tutto il film praticamente da sola, tra sfortune che sembrano essere calamitate da lei in ogni momento. La Banks è Meghan, una annunciatrice di telegiornale che vuole a tutti i costi avere una promozione, che sembra stia per arrivare, tanto che due sue amiche organizzano una festa in un locale. Invece nulla, niente nuova carriera e niente fidanzato, che scappa da un'altra con i mobili di casa. Meghan decide di fare la festa lo stesso, si scambia il vestito seducente giallo con l'amica e si sbornia alla grande, tanto da finire per una serie di cose sola di notte, senza soldi, senza cellulare, senza macchina, e senza apparente possibilità di tornare a casa, scambiata per una prostituta criminale e pericolosa, a cui vengono date colpe di avvenimenti in cui lei è solo di passaggio. Ed è così che tra dolci incontri e pericolosi caricaturali spacciatori di crack la donna vive il suo calvario on the city.
Rispetto al prototipo illustre ovviamente siamo lontani anni luce, il film di Brill cerca solo di accumulare avvenimenti negativi mentre quello di Scorsese dava anche qualche interessante spunto sociale oltre che divertirci con le disavventure del protagonista, oltretutto se non ci fosse stata qui la Banks che si dimena disperata tra tacchi e vestito scomodo ci sarebbe davvero il nulla assoluto creativo, concluso da una scontata arringa finale. Una commedia simpatica e divertente che si beve come acqua fresca e si dimentica velocemente, con tre spacciatori di buon cuore fuori registro esilaranti, altro non abbiamo visto in questo film di routine.
Trailer italiano
Trailer inglese