MIA MOGLIE PER FINTA - JUST GO WITH IT (2011) - RECENSIONE

Una nuova commedia con presente Jennifer Aniston può far pensare a molti alla solita trafila che parte con una piccola ideuzza per poi finire blandamente nello scontato, senza fantasia, con la noia progressiva che ci avvolge senza possibilità di fuga alcuna. Nel caso di Mia Moglie per Finta - Just go With it, diretto da Dennis Dugan la cosa è vera per la partenza (la piccola ideuzza) e il finale (lo scontato pieno), ma se non altro c'è un versante centrale che almeno ha qualche fase simpatica e decente, nobilitata anche dalla presenza di Nicole Kidman che fa la nemica giovanile riapparsa della Aniston.
Sandler è Danny, un uomo con un grande naso a forma di zucchina che decide, poco prima di andare sull'altare, di non sposare la ragazza che ama perché la sente parlare in maniera offensiva nei suoi confronti. Passano gli anni, diventa un chirurgo plastico, si toglie il naso deforme e abborda le ragazze con un trucco: dice di essere sposato, trattato male, le ragazze si impietosiscono e fanno sesso senza impegno di legarsi. Ma un giorno incontra Palmer (Brooklyn Decker) e se ne innamora sul serio, non vuole più un rapporto di una notte ma deve chiarire con lei la balla di essere sposato. A quel punto deve trovare una finta moglie e dimostrare che sono in rotta; la sua assistente Kate (Aniston) si presta al gioco, ma le cose si ingarbugliano terribilmente fino a portarli alle Hawai.

Probabilmente se chiamano la Aniston invece della Diaz è perché con lei possono tranquillamente codificare una commedia romantica buonista senza escursioni grottesche o politicamente scorrette, ma almeno stavolta la sceneggiatura cerca di non perdersi in stupidaggini melense e gioca tutto su un ritmo serrato, mosso dalla mancanza di onestà (non dire la verità) per finire assommando personaggi simpatici e coccolosi (il cugino allupato totalmente folle e i figli molto scaltri) e situazioni e discorsi sparati in sequela. Ma tutto finirebbe nel qualunque totale se non arrivasse la Kidman: la sua presenza da vera diva divertita dà una marcia in più, la gara di ballo è esilarante e il suo è il ritratto il meno anonimo – quando ci mostra il suo due pezzi velato o in costume da danza hawaiiana lascia indietro di parecchie lunghezze come fascino i bikini molto forzati della Aniston o quelli microscopici e attizza-ormoni della Decker, per le due donne davvero un imbarazzo di scena esserle di fronte.

Consigliato ad un pubblico formato da persone senza particolari esigenze e che vuole un periodo scacciapensieri nella sua serata: il prodotto, per quanto pieno di cose già viste, non è dei più beceri, è anche molto corretto ed elegante, senza nudi gratuiti e rutti o scoregge. Se questo sia una cosa che attrae o meno è da decidere secondo il gusto personale.


Trailer italiano

Trailer inglese