TUTTO QUELLA NOTTE - ADVENTURES IN BABYSITTING (1987) - RECENSIONE

Una delle migliori aperture cinematografiche che la gioventù possa sognare: la freschezza di Elisabeth Shue e una colonna sonora da incanto.
Un film che appartiene agli anni migliori, gli anni '80, a quell'America che oggi non le somiglia per niente.
Tutto quella Notte - Adventures in Babysitting è sicuramente un film senza pretese e tuttavia in grado di riempirti il cuore come una pellicola natalizia.
Chris, la liceale della porta accanto che ha una strana somiglianza con la Miss Marzo di Play boy, accetta di fare la babysitter dagli Anderson dove il figlio, neanche a dirlo ha una cotta abominevole per lei e, la figlia più piccola è fanatica di Thor, il supereroe.
Ma Chris ha anche un'amica del cuore, Brenda, che proprio quel pomeriggio ha deciso di scappare di casa e che adesso si trova bloccata in una stazione degli autobus che pare più un manicomio.
Colta dal panico di essere "uccisa" dai genitori, Brenda chiama Chris perchè venga a tirarla fuori dalla borgia suburbana e la costringe a partire per la città portandosi dietro anche i ragazzini.
Girato a Toronto e Chicago dove si svolgono per lo più le avventure cittadine, Tutto quella Notte - Adventures in Babysitting è un emozionante after hour in notturna fatto di inseguimenti, equivoci, incontri inaspettati e percorsi rischiosi.
Il tutto avvolto da molta ironia e di lieto fine che sdrammatizza i folli contrattempi dei protagonisti: dal soccorritore con la mano a uncino, al ladro di macchine, ai trafficanti d'auto, alle bande di chicanos pronte a contendersi la città accoltellandosi sulla metropolitana, al meccanico (Vincent D'Onofrio) che è la reincarnazione di Thor, agli allupati ammiratori di Miss Marzo che ammicca alla copertina di Playboy con il volto di Chris, al ragazzo dagli occhi trasparenti che invece il volto dell'Amore.